Un’idea vacanza che forse non hai ancora preso in considerazione, ma che potrebbe rivelarsi una soluzione divertente per tutta la famiglia è quella in barca. Fa poca differenza che sia a vela o a motore perché questo tipo di esperienza per loro si trasformerà in ogni caso in una straordinaria avventura in cui i bambini si sentono tutti piccoli pirati e sirenette, protagonisti anche dei momenti di navigazione più noiosi. Ma occorre prestare attenzione ad alcuni piccoli accorgimenti e indicazioni, ecco quali.

Vacanza in barca con bambini, sì o no?

Assolutamente sì! Questo è un tipo di vacanza a misura di bambino e se pensata e organizzata nel modo giusto può soddisfare le esigenze di tutti i componenti della famiglia: da una parte il desiderio di avventura e scoperta dei piccoli, dall’altra il bisogno di relax dei grandi. Inoltre ha il pregio di essere estremamente coinvolgente e può portare a un legame tra adulti e bambini ancora più stretto. Una sorta di “team builing” famigliare dato che in barca si è un team, dove ognuno, anche i più piccoli, hanno un compito, naturalmente adatto alla propria età, per sentirsi protagonisti di questa avventura. In base al tipo di vacanza scelta (con skipper o meno, con equipaggio o senza) i compiti che si possono/devono svolgere cambiano, ma non cambia il principio che questa è in ogni caso una vacanza attiva e difficilmente sta a lungo con le mani in mano.

Da che età è consigliabile portare un bambino in barca a vela?

La barca è un luogo ristretto, dove si vive a stretto contatto con gli altri partecipanti, dove le condizioni di sicurezza sono variabili e dove occorre muoversi con grande cautela. Ecco perchè è sconsigliabile portare bambini molto piccoli, che stanno imparando a camminare oppure gattonano, perchè può essere più complicato e molto poco rilassante per i genitori. Inoltre in barca vanno sempre rispettate alcune regole per la sicurezza e la tranquillità di tutti e non è facile insegnarle a bimbi così piccoli. La situazione cambia decisamente quando i bimbi cominciano ad avere 5 o 6 anni, sono molto più curiosi e interessati a tutto e vogliono essere coinvolti, si adattano molto bene alle situazioni nuove e sono molto più ricettivi e attenti anche alle regole da rispettare.

Che itinerario fare alla prima esperienza?

Bianco o nero. La vacanza in barca o si ama o si odia. Non ci sono vie di mezzo. Anche la barca più comoda e spaziosa, è comunque più piccola e disagevole di una camera d’albergo o un agriturismo in mezzo alla campagna, è un ambiente ristretto che per forza di cose costringe a una vita spartana. Cosa che, naturalmente, non è apprezzata da tutti e non tutti hanno le giuste capacità di adattamento che servono. Ecco perchè se sei alla prima esperienza ti consigliamo di scegliere un itinerario non troppo lungo, non più di 4 o 5 giorni, con qualche discesa a terra per interrompere la navigazione e con qualche sosta per sperimentare l’emozione di nuotare in ambienti naturali straordinari.

Come dev’essere la barca?

Gli adulti e i bambini hanno necessità, capacità di adattamento e attenzione nei confronti delle regole e dei pericoli diverse. La barca, nei limiti del possibile, andrebbe pertanto “adattata” per venire incontro alle esigenze dei più piccoli. Ecco alcuni accorgimenti ti cui tener conto per vivere una vacanza emozionante e tranquilla allo stesso tempo. Un fatto fondamentale della qualità della vita a bordo è la presenza di un tendalino che crea larghe zone d’ombra dove potersi intrattenere. Una barca a vela solitamente non ha molte coperture ed è per questo che è preferibile che sia dotata di un tendalino di tipo bimini che può rimanere sempre aperto anche quando si è in navigazione. Nel caso in cui la barca non abbia uno di tipo bimini è opportuno informarsi se è equipaggiata almeno con un tendalino da fissare (ad esempio due teli che riescano a coprire tuga e pozzetto). Poi le draglie di entrambi i bordi della barca devono essere protette da una rete in poliestere così da evitare che i bambini possano cadere in acqua. Questo tipo di protezione è utile anche se a bordo con te ci sono degli amici a quattro zampe. Se lo spazio lo consente scegli il posto che credi il più adatto e sicuro e costruisci un piccolo lettino con adeguate pareti di poliuretano espanso (gomma piuma) così il bambino potrà stare lì con i suoi giochi senza correre il pericolo di farsi male.

Quali attività si possono fare?

Le ore di navigazione possono essere lunghe e noiose, come tenere occupati i bimbi? Facendogli scoprire la flora e la fauna marina, le stelle e le costellazioni visibili in maniera incredibile solo in mare aperto, portando giochi gonfiabili con cui sguazzare in acqua, e ancora gare di tuffi, snorkeling e, se la barca è attrezzata, anche sci d’acqua. Per i bambini di pochi mesi, invece, puoi gonfiare un piccolo canotto da riempire d’acqua e collocare nel pozzetto dove i piccoli possono divertirsi restando al fresco e ben protetti dal sole.

Che bagaglio portare?

Qui ti abbiamo già dato alcune informazioni su cosa portare in barca e come preparare il bagaglio. Le indicazioni sono essenzialmente le stesse – poche cose ed essenziali, borse sportive – anche con bambini al seguito. L’abbigliamento da portare in barca è lo stesso di quello per andare al mare: magliette, costumini, cappello, qualche vestitino un po’ più pesante sono sufficienti insieme alle immancabili scarpette (non infradito) così che possano muoversi liberamente senza farsi male ai piedi. Non dimenticare assolutamente la crema solare! Per bambini fino ai 14 anni o in generale per bambini con pelle molto chiara, ricordati che la crema non deve avere una protezione inferiore ai 50+. In ultimo, porta con te una buona scorta di sacchetti di plastica. Se i bimbi hanno ancora il pannolino sarà premura conservare quelli sporchi ben sigillati in due sacchetti e, preferibilmente, riporli in un gavone lontano dalle radiazioni del sole che ne aumenterebbe il cattivo odore.