Relax, sport e avventura, solo in mezzo al mare sospinto dal vento, in totale libertà alla scoperta di luoghi incantevoli. Questo e molto di più è quanto può offrirti una crociera in barca a vela, un nuovo modo di far le vacanze, originale e mai uguale a se stesso, che negli ultimi anni ha avuto grande successo grazie alla scoperta di un numero sempre maggiore di amanti del mare che hanno scoperto il piacere di vivere i ritmi dettati dalla natura dove tutto scorre lentamente, immersi nei suoni e negli odori del mare e del vento, gustando i semplici e genuini sapori della cucina mediterranea.

Ma prima di partire ci sono i preparativi, occorre fare i bagagli, e, soprattutto, bisogna predisporre una mentalità opportuna, specifica, particolare per il tipo di vacanza che stai per intraprendere. I suggerimenti che ti diamo sono alcune semplici indicazioni per chi si trova alla prima esperienza, per iniziare un viaggio in barca a vela nel modo migliore. Ma è una lista appena abbozzata e non pretendiamo che sia particolarmente esaustiva, il cui primo “comandamento” è: tolleranza e rispetto, non dimenticarli mai!

Bagaglio

Normalmente lo spazio disponibile in barca è poco e da condividere con i tuoi compagni. Inoltre si tratta di un’attività sportiva a cui sarai spesso chiamato a contribuire pertanto è da prediligere un abbigliamento sportivo, costituito quasi esclusivamente da costumi da bagno, magliette e calzoncini. Il bagaglio deve consistere dello stretto necessario, evitando cose superflue, e la borsa non deve essere la classica valigia rigida ma morbida o in alternativa un borsone poco ingombrante e facilmente stivabile negli armadietti.
In primavera ed estate non dimenticare pull-over, felpa, pantaloni (jeans o tessuto resistente), camicia, cerata leggera o K-way oppure giubbetto impermeabile, cappello, guanti da barca, occhiali da sole possibilmente con stringa e naturalmente abbonda con costumi da bagno, magliette di cotone come polo e t-shirt, calzoncini corti. In barca o si sta a piedi nudi o con calzature apposite con suola neutra e liscia, sono tassativamente proibite scarpe provviste di suola in cuoio o tacchi. Indispensabili le creme solari ad alta protezione, utile anche uno stick protettivo per le labbra.

Cambusa

In base al tipo di vacanza che stai per affrontare il tuo accompagnatore o tour operator ti avrà dato istruzioni al rigurado. Di norma i partecipanti alla navigazione contribuiscono con uno o più versamenti a una cassa comune da utilizzare per l’acquisto delle vettovaglie (lo skipper in genere viene escluso). Per quanto riguarda il consumo durante la navigazione si consigliano panini o cibi salati, secchi e asciutti (per evitare problemi gastrici), mentre per le bevande sono da preferire succhi di frutta e bevande non gassate. Da non dimenticare un’adeguata riserva di acqua potabile.

Stare in barca

La prima regola è: in barca bisogna obbedire alle disposizioni e agli ordini dello skipper (o dell’istruttore) che se ne assume la responsabilità. Sarà lui ad indicarti il modo migliore per salire o scendere dall’imbarcazione e dove stare durante la navigazione. Spiegherà e illustrerà le varie tecniche di manovra, come regolare le vele e darà a tutti l’opportunità di governare la barca con il timone. Ricordati che occorre molta cautela nel muoversi a bordo, specie in coperta, quando la barca è in navigazione, spostarsi lentamente e soprattutto tenere a mente la regola fondamentale: una mano per te e una per la barca. La barca si muove sempre ma è anche piena di corde, tiranti, punti di ancoraggio a cui tenerti mentre ti muovi e soprattutto stai sempre attento alla testa. Il boma (base orizzontale inferiore che tiene tesa la vela di randa)  può oscillare e anche ruotare durante le manovre di virata o strambata e prendersi una botta in testa rischiando di cadere in mare non è piacevole! Inoltre in base alla direzione e alla forza del vento la barca può inclinarsi su un fianco, ma non aver paura, è perfettamente normale e non c’è pericolo di scuffiare (capovolgere lo scafo). Sotto la chiglia c’è un contrappeso che funge da zavorra di controbilanciamento.

Mal di mare

Ne soffri? Lo scoprirai solo a bordo! Può succedere a tutti di soffrirne, anche al marinaio più “navigato”, va sempre messo in conto e può capitare quando meno te l’aspetti. Però qualcosa per prepararsi si può fare. Per prima cosa sarebbe bene, quando è possibile, abituarsi al lento movimento della barca: salire a bordo il giorno prima della partenza, cenare e dormire in barca possono sicuramente aiutare ad acquisire familiarità e a sopportare il beccheggio e il rollio. Una volta in navigazione evita di stare sotto coperta dove il rollio è più forte. Il metodo più efficace per evitare il mar di mare sembra essere quello di guardare lontano, verso l’orizzonte, e cerca di tenerti occupato, tipo stare al timone ed occuparsi della rotta. Evita di stare a digiuno e di bere superalcolici, ed è consigliabile iniziare la navigazione dopo aver mangiato moderatamente cibo asciutto. Se poi, nonostante tutte le precauzioni, ti accorgi che la nausea sta sopraggiungendo non spaventarti, dillo subito allo skipper che troverà rapidamente il rimedio adatto per rimetterti in sesto: fare un turno al timone, masticare qualche cracker salato, respirare a fondo e con regolarità (senza iperventilare), rilassare tutti i muscoli magari sdraiandoti nella parte centrale dell’imbarcazione. Se poi non puoi proprio resistere, rimetti sottovento e senza opporre eccessiva resistenza! Dopo ti sentirai decisamente molto meglio. Ovviamente ci sono medicinali apposta contro il mar di mare, come la xamamina, da assumere dopo consulto col medico. E se vuoi fare la figura del vero “lupo di mare” prova uno dei metodi tradizionali: mangia un’acciuga, o bevi succo di limone.

Comportamento a bordo

Tolleranza e rispetto! L’ambiente è piccolo e disagevole e questi due principi devono essere sempre tenuti a mente. Lo skipper è il “capo” che prende le decisioni sulla rotta e sulle scelte legate alla navigazione, ma ciò non toglie che, prima di partire, si discuta serenamente sulle mete e si deliberi educatamente sull’itinerario da seguire e su altre questioni, per esempio, sul menu, sugli orari dei pasti, sulla durata dei soggiorni e delle soste. In barca tutti danno una mano, specie nelle procedure di attracco e alla partenza, ma anche durante la navigazione è divertente partecipare alla gestione delle vele ed eseguire le manovre. Lo stesso vale per le pulizie che  andrebbero eseguite con spirito di collaborazione, facendo bene attenzione a non sporcare le zone comuni e assolvere al proprio turno di corvée senza creare problemi. Evita assolutamente di gettare in mare materiale non biodegradabile: un buon velista è necessariamente rispettoso della natura. Un discorso a parte merita la toilette di bordo e il suo impiego. Fatti spiegare con chiarezza il modo di usare il water della barca, che non ha lo sciacquone e lo svuotamento si ottiene mediante una pompa azionabile a mano che preleva l’acqua di mare dall’esterno e successivamente riversa fuori bordo le acque di scarico. I tubi sono più piccoli del WC di casa e bisogna aver cura che non si intasino con pezzi di carta o altri oggetti. Un ultimo appunto: non sprecare acqua dolce ed energia.